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Due Chiacchere Con Tommaso Mason

by: TropsolariM_189

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Intervista a Tommaso Mason

Tommaso è un punto di riferimento nel mondo del Silvolley da anni, grazie alla sua esperienza e alla sua passione per la pallavolo. Si definisce socievole e scherzoso come compagno di squadra, sempre pronto a formare un gruppo unito. Rispetta gli avversari ma quando è in campo vuole vincere. Ha iniziato ad allenare anche l’under 19, un’esperienza che lo sta aiutando a crescere e a divertirsi.

Ciao Tommaso! o Tommy? Come ti chiamano gli altri?

Per tutti sono Tommy anche se ultimamente alcuni compagni di squadra mi stanno chiamando Tonnaso o Tonni e per un periodo ero anche soprannominato ‘Il baffo’.

Anche se sei molto giovane sei un riferimento nel mondo del Silvolley, come mai?

Grazie per il molto giovane (nel gioco del bagherone sono nella squadra dei “vecchi”). Avevo la fresca età di 5 anni quando sono entrato in palestra, prima per seguire e tifare mio fratello Piergiorgio e poi per giocare nel minivolley…quindi è da anni che frequento l’ambiente Silvolley in molteplici vesti che vanno da giocatore ad allievo allenatore oppure anche come tifoso e animatore dei centri estivi.

Cosa sono per te i social? Qual è il tuo social preferito?

I social per me sono un potentissimo mezzo di comunicazione e informazione allo stesso tempo poi per quanto riguarda i profili personali ti permettono di farti un’idea parziale della persona.

Il social che preferisco e utilizzo di più è Instagram poi Tiktok, che contiene molti contenuti virali.

Come sei come compagno di squadra?

Sono uno molto socievole e scherzoso, cerco sempre di strappare un sorriso sia in campo che fuori con l’obiettivo di formare un gruppo ma soprattutto una famiglia.

E come avversario?

Io come avversario porto sempre rispetto a chi c’è dall’altra parte della rete ma quando si è in campo l’obiettivo rimane solo uno, cioè quello di vincere.

Chi vorresti come compagno di squadra? (puoi spaziare dalla 3° divisione alla Superlega)

Se dobbiamo puntare in alto vorrei Matej Kazijski e Alessandro Micheletto, poi ci sono tanti amici ed ex compagni di squadra sia nell’attuale girone di B sia in altre categorie.

Il giocatore più sottovalutato secondo te? (sia compagno che avversario)

Da sottovalutare non c’è nessuno ma un mio compagno di squadra ho conosciuto quest’anno e non pensavo fosse così è Kevin Callegaro.

L’avversario più “rognosetto” con cui hai dovuto a che fare?

Adesso allena ma sicuramente ricordo un certo Colussi ai tempi di Cordenons.

Il giocatore più carismatico che hai mai conosciuto?

Ho avuto il piacere di vederlo giocare e conoscerlo allo stesso tempo, penso a Marco De Palo.

L’esercizio che odi fare?

Quest’anno è capitato forse una o due volte quindi quasi mai, ma odio fare gli attacchi liberi in allenamento.

È più avvilente una murata clamorosa o tirare un gatto in battuta?

La murata clamorosa.

È meglio essere titolare/il migliore in una squadra che non fa gruppo o un panchinaro in una squadra affiatatissima?

Prima di tutto è bene sottolineare che la pallavolo è uno sport di squadra e già da questo bisogna partire avendo un buon gruppo di 14 persone coese nel gioco quindi anche se uno è ‘panchinaro’ sarà sempre pronto a dare il meglio per la squadra.

E dei tuoi compagni ne vogliamo parlare? Associali ad un aggettivo:
  • Pietro Bernuzzi Esplicito oltre che Capitano
  • Matteo Bellia Il tenerone
  • Mattia Amarilli Timidone
  • Filippo Milano Impulsivo
  • Simone Cherin Beacher
Il tuo vero pensiero quando stringi la mano nel saluto finale all’arbitro?

Al saluto finale ‘Ciao e grazie’. Il problema è durante la partita a volte.

Quale canzone ti gasa di più prima di una partita?

We Will Rock You, e non a caso è l’ultima canzone del riscaldamento pre-partita.

Uno dei tuoi meme preferiti?

Quello di Bugo e Morgan!

I tuoi compagni inseparabili di tornei estivi?

Io tendo a cambiare molto spesso i miei compagni durante i tornei estivi ma Jader, Francesca, Sofia e Laura sono sempre nel mio cuore.

E del deceDJ ne vogliamo parlare? Cosa ci racconti in proposito?

L’origine del suo nome è per pochi…deve capire quando è il momento giusto di lanciare l’hit del momento durante i time-out poi sicuramente è un ragazzo che cerca di coinvolgere il pubblico con il suo cavallo di battaglia “Battiamo le mani a tempo” tratto da una canzone di un altro DJ famoso, Gigi D’Agostino.

Del fatto che alleni anche l'under 19 cosa ne pensi? Raccontaci l'esperienza.

É una nuova esperienza che ho iniziato quest’anno e posso dire che non è facile far coesistere due ruoli cioè quello di giocatore e allenatore. Ho un gruppo di ragazzi che vanno dai 15 anni fino ai 18 e stiamo imparando tutti giorno dopo giorno, i miglioramenti ci sono e se è vero che dalle sconfitte si impara questo, quest’anno stiamo imparando molto anche perché noi siamo una squadra giovane e nuova anche per alcuni ruoli. C’è da divertirsi!

AltaFratte: è la prima volta che condividete il palazzetto con un'altra società di pallavolo, come è stata l'esperienza?

Quando ci sono due realtà sportive che condividono la stessa struttura è un bene per tutti. É bello perché ci si ritrova soprattutto fuori dal palazzetto a bere o mangiare e ancora bere.

PS: non ho mai visto così tanti miei compagni di squadra fare rullo prima dell’allenamento, forse perché prima di noi ci sono le ragazze dell’AltaFratte…

Hai voglia di prendere in giro qualche compagno? sentiti libero di farlo...

“Simone devi togliere volume a quei capelli”, “Andre tirane qualcuna in campo”, “Catta ma come fai a palleggiare con quelle mani??”, “Dade il parrucchino puoi toglierlo”, “Zanatta brothers non dovete chiedere più scusa”.

Potrei andare avanti con ognuno…

Grazie Tommaso, e in bocca al lupo per tutto!

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